L'arnica (Arnica Montana), un fiore speciale

Si parla da tempo di Arnica, ma approfondiamo insieme questo argomento, allora....
Mi presento: sono l'Arnica
Si tratta di una pianta poco appariscente tipica delle zone montane, caratterizzata da solari fiori gialli, simili a grosse margherite, ricchi di principi attivi dall’attività antidolorifica e vulneraria, antireumatica e antinevralgica. Tra i principi attivi del fitocomplesso ritroviamo essenzialmente: flavonoidi (betuletolo, eupafolina, isoquercitrina, luteolina-7-glucoside, astragalina), lattoni sesquiterpenici, carotenoidi, elenalina, olio essenziale, scopoletina, timolo e cumarine. Le proprietà antinfiammatorie sono ascrivibili all'elenalina, che è in grado d'inibire il rilascio del fattore di trascrizione NF-kB, uno dei principali fattori coinvolti nei meccanismi immunitari e nei processi infiammatori che avvengono nell'organismo. Inoltre, sembra che l'elenalina sia in grado di ridurre la chemiotassi e la mobilità dei granulociti. Questo lattone sesquiterpenico promuove anche la stabilizzazione delle membrane lisosomiali, contribuendo così a ridurre l'area interessata dall'infiammazione.
Perché usarla ?
Quando si vuole intervenire in modo rapido ed efficace su distorsioni, traumi, stiramenti muscolari, lividi e contusioni l’arnica (Arnica montana) rappresenta un’eccellente alternativa ai prodotti farmaceutici più tradizionali.
Applicata tempestivamente sulla zona colpita, l’arnica è in grado di: far regredire rapidamente il gonfiore e l’edema dei tessuti molli, limitando la formazione di lividi e bernoccoli; dare rapido sollievo alla sensazione di dolore e tensione. La si può utilizzare quindi per applicazioni locali in caso di traumi (ematomi, distorsioni, contusioni, edemi da frattura), ma anche di artralgie e disturbi articolari a carattere reumatico. Interessanti sono anche le proprietà revulsive e antisettiche riconducibili, oltre che all' elenalina, alla diidroelenalina e ai suoi esteri. Queste molecole hanno dimostrato di essere dotate di attività sia battericida che fungicida e quindi sono utili contro le punture di insetti e le foruncolosi.
Non un estratto di Arnica qualsiasi ma la Tintura Madre, perché ?
La tintura madre di arnica è un estratto alcolico dei fiori freschi; si ottiene mediante macerazione in acqua e alcool, in rapporto 1:10. La macerazione avviene al buio e dura non meno di tre settimane e durante tale periodo il prodotto viene agitato con regolarità. Si attua poi la torchiatura e filtrazione e si ottiene così la Tintura Madre. Da questo processo si ottiene quindi un concentrato del fitocomplesso, dove i principi attivi non vengono isolati. Questo permette di sfruttare l’azione sinergica di tutti i componenti e non solo le proprietà di alcune.
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Grazie per la lettura